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Italian to German: Valutazione clinica e trattamento - Klinische Auswertung und Therapie General field: Medical Detailed field: Medical: Health Care
Source text - Italian
Le modificazioni ormonali della pubertà determinano una trasformazione della flora batterica vaginale tale per cui questa non ha più le caratteristiche del periodo infantile, ma non ha ancora assunto quelle dell’età adulta. Occorre ricordare che nei 6-12 mesi che precedono la comparsa del menarca possono aumentare le fisiologiche secrezioni vaginali, dando luogo ad una vera e propria leucorrea fisiologica di aspetto e consistenza simile alla chiara d’uovo. Talvolta la leucorrea presenta un aspetto giallo chiaro, non è irritante, è priva di odore ed il deposito sulla biancheria intima può assumere un colore giallo-bruno. Pertanto la leucorrea vaginale che spesso si riscontra in questo periodo non deve essere necessariamente correlata ad una vulvovaginite che riconosce,invece, altri segni come il prurito, l’eritema locale, le perdite maleodoranti, etc.
Dopo la pubertà, sotto lo stimolo degli estrogeni, l’epitelio vaginale si ispessisce ed accumula glicogeno che, in seguito alla citolisi batterica favorita dai lattobacilli, viene liberato e scisso, ad opera di enzimi cellulari, in monosaccaridi. Il bacillo di Doderlein metabolizza, poi, il glucosio in acido lattico determinando un abbassamento del pH vaginale, normalmente ≥ 4,7, tra 4 e 4,5. Questa situazione ambientale acida ostacola lo sviluppo della flora batterica patogena e favorisce il prevalere dei lattobacilli stessi, la cui presenza è fondamentale per limitare la crescita di altri batteri peraltro normalmente presenti nell’habitat vaginale 15. Durante l’adolescenza le infezioni vaginali possono essere agevolate pertanto da una modificazione del pH e/o del glicogeno o favorite dalla diminuzione delle difese locali. Così come possono essere favorite anche da trattamenti farmacologici (pillola contraccettiva, ormoni, antibiotici, antiblastici, immunosoppressori, etc.), uso di indumenti sintetici, soprattutto se aderenti, che determinano una condizione di congestione e irritazione cronica, diabete, alterazioni dell’alvo (stipsi cronica), patologie tumorali, traumi cervico-vaginali da interruzione volontaria di gravidanza (IVG) o parto e abusi sessuali. In ogni caso, le più comuni cause di vulvovaginite dell’adolescente sono la Candida, la vaginosi batterica e l’infezione da Trichomonas vaginalis. E’ indubbio tuttavia che la causa principale delle diffusione delle flogosi vaginali nelle adolescenti sia da attribuire prevalentemente alla precocità dei rapporti sessuali e all’incremento della vita sessuale attiva associata alla scarsa utilizzazione dei metodi contraccettivi di barriera. Infatti, l’incidenza di malattie sessualmente trasmissibili (MST) come l’infezione da Chlamydia trachomatis, da Neisseria gonorrhoeae, da Trichomonas vaginalis e da HPV negli adolescenti tra i 15 e i 19 anni è maggiore che in qualsiasi altro gruppo di età.
In particolare, le adolescenti, per le caratteristiche fisiologiche della portio, hanno un rischio maggiore, rispetto ai maschi, di contrarre MST. Mentre nell’adulta l’esocervice è rivestita da epitelio pavimentoso pluristratificato fino alla giunzione squamo-colonnare, che è all’interno dell’orifizio uterino esterno (OUE), nell’adolescente la giunzione squamo-colonnare dista alcuni millimetri dall’OUE: ne deriva che la cervice dell’adolescente è rivestita da epitelio cilindrico per un’area maggiore rispetto a quella adulta. Quest’area di fisiologico ectropion è particolarmente suscettibile alle infezioni da Chlamydia trachomatis e da Neisseria gonorrhoeae. Dopo il menarca, dai margini periferici dell’epitelio cilindrico, si verifica un fenomeno di metaplasia squamosa che progressivamente riveste tutta l’esocervice fino ad arrivare in corrispondenza dell’OUE e la giunzione squamo-colonnare diventa endocervicale. Durante l’adolescenza le aree di metaplasia squamosa, che sono rivestite di cellule in attiva mitosi, sono facilmente invase dall’HPV. Quanto più precoce è l’età in cui le adolescenti iniziano un’attività sessuale tanto più aumenta il rischio di contrarre MST sia per la maggiore facilità di rapporti con partner multipli, sia perché misconoscono la possibilità di infettarsi. Infine, poiché spesso sono disinformate circa i segni e/o i sintomi di un’infezione acuta, è poco probabile che richiedano un trattamento per una MST.
Valutazione clinica e trattamento
L’infezione vulvovaginale da Candida è riconducibile nel 90 circa % dei casi alla varietà albicans, tuttavia sempre più di frequente vengono isolati ceppi non albicans, in particolare la Torulopsis glabrata che è stata identificata nel 10-35 % di adolescenti asintomatiche 16. Le perdite genitali, classicamente prima delle mestruazioni, si presentano tipicamente bianche e dense, non maleodoranti e tendono a restare aderenti alle mucose. Spesso è presente un modesto bruciore mentre il prurito è tipico e si accompagna talvolta a lesioni da trattamento sulla pelle del perineo e dei genitali esterni. Il pH vaginale non si modifica (4,5) e l’esame al microscopio di una goccia di essudato vaginale mescolato con soluzione fisiologica o idrossido di potassio al 10 % dimostra la presenza di strutture lievitiformi o pseudoife 17. La coltura del secreto vaginale, ottenuto mediante tampone, è la metodica più sensibile che consente, soprattutto nei casi di ricorrenza, di identificare l’antibiotico più adatto. Generalmente l’infezione è favorita da un alto tasso di estrogeni, come è dimostrato dall’aumentata incidenza di tale patologia durante la gravidanza e durante l’assunzione di estroprogestinici. L’utilizzo di una terapia antibiotica a largo spettro (ampicillina, cefalosporine, tetracicline), alterando l’ecosistema della flora batterica vaginale, determina un aumento della frequenza della colonizzazione da miceti. Il diabete mellito, soprattutto se non ben controllato, rappresenta un’altra condizione favorente lo sviluppo della Candida per l’aumentata concentrazione di glucosio nelle cellule vaginali. Nelle forme recidivanti esiste la possibilità di una reinfezione vaginale da serbatoi intestinali, soprattutto nei soggetti con stipsi. La terapia della candidiasi, nelle adolescenti, va impostata cercando anzitutto di correggere le abitudini igieniche (uso incongruo di detergenti e/o deodoranti vulvovaginali), alimentari e dell’abbigliamento (biancheria intima contenente fibre sintetiche) che favoriscono l’insorgenza dell’infezione e le sue recidive. La terapia farmacologica deve essere effettuata non solo per via locale (creme, candelette vaginali) per 7 giorni, ma anche per via sistemica (secondo modalità diverse di somministrazione), utilizzando i farmaci attualmente a disposizione come i polieni (anfotericina e nistatina), gli imidazolici (clotrimazolo, econazolo, miconazolo, etc.) e i triazolici (fluconazolo). I partner presentano in circa il 20 % dei casi una colonizzazione, spesso asintomatica, del solco balano-prepuziale e nel 5-15 % dei casi una colonizzazione delle vie spermatiche e/o urinarie per cui necessitano anch’essi di trattamento al fine di ridurre le possibilità di reinfezione della donna (effetto ping-pong).
La vaginosi batterica è causata da una complessa interazione di germi patogeni anaerobi tra cui spicca la Garnerella vaginalis. Nella normale flora vaginale vi è un’abbondante concentrazione di lactobacilli favoriti da un’alta concentrazione di perossido di idrogeno. Se qualcosa interferisce con la produzione di tale sostanza, la flora mista aerobia ed anaerobia comincia a proliferare, e soprattutto la Garnerella vaginalis prende il sopravvento. Questi batteri producono aminoacidi che tendono ad elevare ancor di più il pH vaginale e quindi favorire la loro crescita. Il test per evidenziare la presenza della Garnerella vaginalis si effettua mescolando una goccia di secrezione vaginale con una goccia di idrossido di potassio al 10 %; il materiale così derivato darà origine a un caratteristico odore di “pesce marcio”. L’esame microscopico di preparati a fresco mette in evidenza la presenza di cellule di natura epiteliale vaginale ricoperte da minuti microrganismi coccobacillari (clue cells). I segni clinici della vaginosi batterica sono rappresentati da una leucorrea bianco-grigiastra, omogenea che aderisce alle pareti vaginali la cui mucosa non appare infiammata. Se la vaginosi batterica debba essere considerata una malattia a trasmissione sessuale o no, in età adolescenziale, rimane controverso. La Gardnerella vaginalis è un bacillo aerobio Gram-negativo che è stato isolato anche in adolescenti vergini, tuttavia, poiché il suo riscontro è più frequente in adolescenti sessualmente attive, alcuni autori - come in età prepubere - ne ammettono una trasmissione per via quasi esclusivamente sessuale. Inoltre, i partner di donne con vaginosi batterica presentano un’alta incidenza di colonizzazione uretrale di Gardnerella vaginalis. Il trattamento può essere effettuato localmente (candelette vaginali di metronidazolo o ovuli/crema di clindamicina) o per via sistemica (metronidazolo, per os, 2 mg, in un’unica giornata).
Il Trichomonas vaginalis rappresenta il 15-20 % di tutte le cause di perdite vaginali, ad eziologia infettiva, delle adolescenti. E’ un piccolo protozoo di aspetto ovoidale, flagellato, dotato di proprietà ameboidi che aderisce intimamente alle membrane cellulari delle mucose e che viene trasmesso pressoché esclusivamente per via sessuale. Nelle forme manifeste la sintomatologia è caratterizzata, nella maggior parte dei casi, da un fastidioso prurito e bruciore vulvare e vaginale, con dolore e dispareunia associati ad una leucorrea grigiastra e/o schiumosa. Può talora essere presente disuria. All’esplorazione speculare della vagina si evidenzia una mucosa particolarmente arrossata ed edematosa, con un aspetto di tipo granulare. Diffuse emorragie puntiformi, non sempre visibili ad occhio nudo, conferiscono alla cervice uterina un caratteristico aspetto a fragola. A scopo diagnostico, l’esame microscopico a fresco di una goccia di secreto vaginale così come lo striscio citologico preparato secondo la tecnica di Papanicolau consentono di evidenziare il parassita in una percentuale che varia dal 40 % al 60 % dei casi. La coltura ha una sensibilità di diagnosi superiore al 95 %. La terapia prevede preparati 5-nitroimidazolici (metronidazolo e derivati) somministrati localmente e per via sistemica, proprio per la frequente concomitanza di infezioni dell’uretra e delle ghiandole parauretrali, non dimenticando di trattare anche il partner.
Per quanto riguarda le MST, sicuramente l’infezione da Chlamydia trachomatis è la più frequente nell’adolescente. Si tratta di un piccolo batterio intracellulare obbligato che possiede un proprio DNA, RNA e una membrana cellulare ma dipende dalla cellula ospite per la produzione di aminoacidi e di ATP. Presenta un particolare tropismo per l’epitelio cilindrico della cervice uterina e dell’uretra maschile (corpi elementari). E’ difficile quantificare l’effettiva incidenza di questa patologia infettiva (3-4 volte maggiore della gonorrea) in quanto spesso presenta un decorso subclinico. I dati provenienti dagli U.S.A., dove vengono diagnosticati ogni anno 3-5 milioni di nuovi casi sintomatici, sono sottostimati poiché in queste valutazioni non sono compresi i casi asintomatici. L’infezione si localizza, come si è detto, a livello dell’epitelio cilindrico della cervice e la trasmissione avviene quasi esclusivamente attraverso il rapporto sessuale con un rischio elevato. L’alta suscettibilità all’infezione da Chlamydia trachomatis strettamente correlata alla struttura anatomica della portio dell’adolescente, che presenta una maggiore area di epitelio cilindrico esposta all’infezione (ectropion fisiologico), fa porre la giovane età della donna al primo posto tra i vari fattori di rischio.
Il 50 %, circa, delle donne con coltura positiva per Chlamydia trachomatis presenta i classici segni della cervicite caratterizzati da leucorrea mucopurulenta con cervice friabile ed edematosa. E’ noto tuttavia che un’infezione da Chlamydia trachomatis, localizzata a livello cervicale, può rimanere silente per un periodo anche di 15 mesi: infatti, circa il 70 % delle adolescenti affette da cervicite da Chlamydia trachomatis sono asintomatiche. Anche in soggetti asintomatici l’infezione tende a diffondere all’endometrio, alle tube e alla pelvi fino a causare una vera e propria malattia infiammatoria pelvica (P.I.D.). Pertanto, è estremamente importante sospettare un’infezione da Chlamydia trachomatis tutte le volte che viene evidenziata una ectopia cervicale particolarmente friabile allo striscio. La sintomatologia scarsa e aspecifica e la frequente associazione con altre infezioni rendono talmente difficoltosa una diagnosi solamente clinica, che l’utilizzo di test diagnostici di laboratorio assume una valenza insostituibile soprattutto nell’ottica di un programma terapeutico preventivo delle complicanze. L’isolamento in coltura cellulare da prelievi endocervicali (ed uretrali) è il test diagnostico ottimale, in quanto ha una sensibilità del 90 % e una specificità del 100 %. Tale metodica, ad elevato costo, è attualmente sostituita da test diagnostici rapidi, affidabili e di costo relativamente basso, che trovano un largo impiego ambulatoriale. Essi sono il test di immunofluorescenza diretta con anticorpi monoclonali (FDA) ed il test immunoenzimatico (EIA). Entrambi presentano una sensibilità e una specificità che variano, rispettivamente, dall’80 al 90 % e dall’85 al 99 %. La localizzazione intracellulare e il lungo ciclo di sviluppo richiedono una terapia antibiotica protratta che va somministrata in dosi multiple. I farmaci maggiormente attivi sono le tetracicline ed i macrolidi. Contemporaneamente è indispensabile trattare anche il partner.
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Translation - German
Die hormonelle Veränderung in der Pubertät bewirkt eine bakterielle Transformation der Vaginalflora, so dass diese nicht mehr die Beschaffenheit einer kindlichen Vagina aufweist, aber auch noch nicht die einer erwachsenen Frau. Man beachte, dass 6-12 Monate vor der Menarche eine Zunahme des physiologischen Vaginalsekrets möglich ist und ein regelrechter physiologischer Fluor einsetzt. Aspekt und Konsistenz sind eiweissartig. Der Fluor kann auch hellgelb, nicht-entzündlich und geruchlos sein und sich in der Unterwäsche gelb-braun verfärben. Jedoch ist der oft auftretende Fluor in diesem Alter nicht zwangsläufig die Folge einer Vulvovaginitis, die sich durch andere Symptome wie Pruritus, lokales Erythema, übel riechender Fluor usw. unterscheidet.
Die erhöhte Östrogenausschüttung nach der Pubertät führt zu einer Verdickung des Vaginalepithels und zu einer erhöhten Freisetzung von Glykogen mittels bakterielle Zytolyse und wird durch die Verarbeitung der Laktobazillen mit Hilfe von zellullären Enzymen freigesetzt, gespalten und in Monosaccharide umgewandelt. Die Döderlein-Bakterien zersetzen dann die Glukose und es entsteht Milchsäure, was eine Senkung des vaginalen pH-Werts von normal ≥ 4,7, auf 4 bis 4,5 zur Folge hat. Das saure Vaginalmilieu bietet einen effektiven Schutz vor pathogenen Keimen, während es für Laktobazillen die Voraussetzung für ein dominierendes Wachstum bedeutet. Ihre Existenz ist zwingend um die Vermehrung der anderen dort üblich besiedelten Bakterien einzuschränken 15. Vaginale Infektionen in der Adoleszenz werden so durch die Veränderung des pH-Wertes und/oder des Glykogengehaltes oder durch die Abnahme der lokalen Abwehrfunktionen begünstigt. Weitere begünstigende Faktoren sind pharmakologische Behandlungen (Antibabypille, Hormone, Antibiotika, Zytostatika, Immunsuppressiva usw.), enge Kleidung und synthetische Wäsche, die Kongestionen und chronische Irritationen verursachen können, Diabetes, Darmstörungen (chronische Obstipation), tumorale Erkrankungen, zerviko-vaginale Traumas wie Abruptio graviditatis, Partus oder sexueller Missbrauch. Allerdings wird Vulvovaginitis im Jugendalter i.d.R. durch Candida, bakterielle Vaginose oder durch eine Infektion mit Trichomonas vaginalis verursacht. Zweifellos ist die Verbreitung vaginaler Entzündungen bei Jugendlichen hauptsächlich auf die sexuelle Frühreife und die Zunahme der sexuellen Aktivität in Assoziation mit einer unzureichenden Anwendung von Verhütungsmitteln zurückzuführen. In der Tat ist die Inzidenz der sexuell übertragbaren Krankheiten (STD) wie Infektionen mit Chlamydia trachomatis, Neisseria gonorrhoeae, Trichomonas vaginalis und HPV bei Jugendlichen zwischen 15 und 19 Jahren höher als in jeder anderen Altersgruppe.
Aufgrund der physiologischen Beschaffenheit der Portio besteht vor allem für Mädchen in der Adoleszenz ein höheres Risiko einer STD-Infektion als für Jungen. Während die Cervix uteri bei der geschlechtsreifen Frau bis zur Transformationszone, die sich im innern des Orificium uteri externum befindet, mit einem mehrschichtigen unverhornten Plattenepithel ausgekleidet ist, befindet sich dieser Übergangsbereich bei der jungen Frau zu Beginn der Geschlechtsreife weit peripher vom Orificium uteri externum, weil die Cervix in diesem Alter eine grössere mit Zylinderepithel überzogene Fläche aufweist als im Erwachsenenalter. Dieses physiologische Ektropium ist besonders anfällig auf Infektionen mit Chlamydia trachomatis und Neisseria gonorrhoeae. Nach der Menarche verschiebt sich die Zylinderepithelgrenze durch den Prozess der squamösen Metaplasie und führt zu einer sukzessiven Überhäutung der ganzen Cervix uteri, was eine Verlagerung der Transformationszone zum Orificium uteri externum in den endozervikalen Bereich zur Folge hat. Der Prozess der squamösen Metaplasie während der Pubertät und die zunehmende mitotische Aktivität begünstigt eine Infektion mit HPV. Je früher Jugendliche sexuell aktiv werden, desto grösser ist das Risiko von STD, sei es wegen häufigerem Wechsel von Geschlechtspartnern, als auch wegen der Verkennung einer möglichen Ansteckung. Da sie oft schlecht über Anzeichen und/oder Symptome einer akuten Infektion informiert sind, ist die Inanspruchnahme einer Therapie für STD eher gering.
Klinische Auswertung und Therapie
Die vulvovaginale Infektion mit Candida ist in 90% der Fälle auf die Spezies albicans zurückzuführen. Dennoch werden immer häufiger vereinzelte Nonalbicans-Stämme isoliert, vor allem von der Spezies Torulopsis glabrata, die 10-35% der asymptomatischen Jugendlichen ausmacht 16. Der prämenstruelle Fluor ist typischerweise weiss, dickflüssig, geruchlos und adhäriert an der Tunica mucosa. Schwaches Brennen ist häufig, während Juckreiz typisch ist und oft von Läsionen am Perineum und den äusseren Genitalien begleitet wird. Der vaginale pH-Wert bleibt unverändert (4,5) und die mikroskopische Untersuchung eines Tropfens vaginalen Exsudates, vermischt mit einer physiologischen Lösung oder mit 10%igem Kaliumhydroxid zeigt das Vorhandensein von Hefezellen oder Pseudohyphen 17. Die Kultur des Vaginalsekrets mittels Wattetupfer ist die genaueste Methodik um vor allem bei Rezidiven ein wirksames Antibiotika zu ermitteln. In der Regel wird eine Infektion durch den hohen Östrogenspiegel begünstigt, wie eine Zunahme der Inzidenz in der Schwangerschaft und bei Patientinnen mit Östrogen-Gestagen-Therapie beweisen. Eine Therapie mit Breitspektrumantibiotika (Ampicillin, Cephalosporine, Tetracycline) fördert die Stabilisierung des Ökostystems der bakteriellen Vaginalflora und hemmt eine Kolonisation durch Myzeten. Eine erhöhte Glukosekonzentration in den vaginalen Zellen durch einen oft nicht unter Kontrolle stehenden Diabetes mellitus erhöht die Virulenz von Candida. Bei Rezidiven besteht die Möglichkeit einer vaginalen Reinfektion durch intestinales Reservoir, vor allem bei Patientinnen mit Obstipation. In der Adoleszenz besteht die Therapie gegen Kandidose hauptsächlich in der Umstellung der Hygienegewohnheiten (falscher Gebrauch von Waschmitteln und/oder Intimsprays), Essgewohnheiten, Kleidung (synthetische Unterwäsche), die ein Auftreten der Infektion und Rezidiven begünstigen. Die pharmakologische Therapie erfolgt nicht nur lokal (Crèmes, Vaginalzäpfchen) für 7 Tage, sondern auch systemisch (je nach Art der Verabreichung) mit den aktuell vorhandenen Arzneimitteln wie Polyene (Amphotericin und Nystatin), Imidazole (Clotrimazol, Econazol, Miconazol usw.) und Triazole (Fluconazol). Die Partner weisen in circa 20% der Fälle eine Kolonisation an der Eichel-Vorhaut-Furche auf, die meist asymptomatisch verläuft und in 5-15% der Fälle tritt eine Besiedlung an Samen- und/oder Harnwegen auf. Eine Mitbehandlung der Partner ist somit notwendig um eine Reinfektion der Patientin zu vermeiden (Ping-Pong-Effekt).
Die bakterielle Vaginose wird durch eine komplexe Interaktion von anaeroben pathogenen Keimen ausgelöst, meistens durch Gardnerella vaginalis. Die normale Vaginalflora besteht aufgrund der hohen Konzentration von Wasserperoxid überwiegend aus Laktobazillen. Eine Beeinträchtigung der Produktion dieser Substanz führt zu einer Proliferation der aerob-anaeroben Mischflora und begünstigt vor allem eine Kolonisation von Gardnerella vaginalis. Diese Bakterien produzieren Aminosäure, die einen weiteren Anstieg des vaginalen pH-Werts verursacht und somit ihr Wachstum fördern. Zum Nachweis von Gardnerella vaginalis wird ein Tropfen Vaginalsekret mit einer Zugabe von 10%igem Kaliumhydroxid vermischt, was zu einem typischerweise übel riechenden Fischgeruch führt. Mit der mikroskopischen Untersuchung des frischen Nativpräparates werden die vom Bakterienrasen bedeckten vaginalen Epithelzellen sichtbar (clue cells). Die klinischen Symptome der bakteriellen Vaginose sind ein homogener, weiss-gräulicher Fluor, der an der Scheidenwand adhäriert und keine Entzündung verursacht. Ob die bakterielle Vaginose im Adoleszenz als STD eingestuft werden muss, bleibt kontrovers. Gardnerella vaginalis ist ein aerobes, gramnegatives Stäbchenbakterium, das meistens bei sexuell aktiven Jugendlichen nachgewiesen wird. Trotz vereinzeltem Auftreten auch bei jungfräulichen Patientinnen, halten einige Autoren daran fest, dass die Erreger - auch im präpuberalen Alter - praktisch ausschliesslich sexuell übertragen werden. Ausserdem liegt bei Partnern von Patientinnen mit bakterieller Vaginose eine hohe Inzidenz an Urethralbesiedlung von Gardnerella vaginalis vor. Die Therapie kann lokal erfolgen (Metronidazol-Vaginalzäpfchen oder -Ovulum/Clindamycin-Crème) oder systemisch (Metronidazol 2 mg/d. p.o.).
In der Adoleszenz ist Trichomonas vaginalis in 15-20% der infektiösen Ursachen der Grund für vaginalen Fluor. Es ist ein kleines begeisseltes, eiförmiges Protozoom, das mit amöboider Bewegung an die Zellmembran der Tunica mucosa adhäriert und wird hauptsächlich sexuell übertragen. Bei symptomatischen Patientinnen zeigt sich oft das klassische Bild mit Juckreiz, vulvovaginalem Brennen, Schmerzen, Dyspareunie, einhergehend mit einem gräulichen und/oder schaumigen Fluor, manchmal auch begleitet mit Dysurie. Bei der Spekulumuntersuchung der Vagina zeigt sich die Tunica mucosa massiv gerötet und ödematös mit körnigem Aspekt. Die oft mit blossem Auge nicht sichtbaren multiplen Petechien zeigen eine sog. „Erdbeerzervix“. Zu diagnostischen Zwecken ermöglicht die mikroskopische Untersuchung des frischen Nativpräparates aus Vaginalsekret und der zytologische Abstrich nach Papanicolaou in 40-60% der Fälle einen Nachweis der Parasiten. Die diagnostische Sensitivität der Kultur liegt bei über 95%. Therapeutisch werden Präparate auf der Basis von 5-Nitroimidazole (Metronidazol und Derivate) lokal und systemisch eingesetzt, da oft auch eine Infektion der Urethra und der Glandula paraurethralis eintritt. Der Partner muss mitbehandelt werden.
Bei Jugendlichen gehören Infektionen mit Chlamydia trachomatis zu den häufigsten STD. Dabei handelt es sich um ein kleines, obligat intrazelluläres Bakterium, das ein eigenes DNA, RNA und eine Zellmembran besitzt. Es bildet jedoch weder Aminosäurevon noch ATP und ist deshalb auf die Wirtszelle angewiesen. Es besitzt einen spezifischen Tropismus für das Zylinderepithel, die Cervix uteri und die männliche Urethra (Elementarkörperchen). Aufgrund des oft subklinischen Verlaufs dieser Infektionskrankheit ist eine genaue Bestimmung der Inzidenz fast unmöglich (3-4 mal häufiger als Gonorrhoe). Studien aus den USA, wo jedes Jahr 3-5 Millionen neue symptomatische Fälle diagnostiziert werden, zeigen eine Unterbewertung der Erkrankungslage, da die asymptomatischen Fälle nicht miteinbezogen sind. Wie bereits erwähnt, wird das Zylinderepithel der Cervix befallen und die mit einem hohen Risiko verbundene Ansteckung besteht fast ausschliesslich durch sexuelle Kontakte.
Die hohe Infektionsanfälligkeit für Chlamydia trachomatis bei jungen Mädchen steht in engem Zusammenhang mit der anatomischen Struktur der Portio, die aufgrund des grossflächigen Zylinderepithels einem erhöhten Infektionsrisiko ausgesetzt ist. (Ektropium) Das junge Alter der Frau ist somit der grösste Risikofaktor.
Bei etwa 50% der Patientinnen mit positiver Kultur auf Chlamydia trachomatis zeigen sich die klassischen Symptome einer Cervicitis, wie mukopurulenter Fluor mit einer bröckligen und ödematösen Zervix. Es ist bekannt, dass eine Infektion mit Chlamydia trachomatis an der Zervix bis zu 15 Monaten klinisch stumm verlaufen kann. So sind etwa 70% der Jugendlichen mit Cervicitis durch Chlamydien asymptomatisch. Auch bei asymptomatischen Patientinnen kann sich die Infektion auf die Uterusschleimhaut, die Tuba uterina und das Becken ausbreiten und schliesslich zu einer entzündlichen Beckenerkrankung (PID) führen. Deshalb ist es bei jeder Zervix-Ektopie mit besonders bröckligem Abstrich von grosser Wichtigkeit, eine Infektion mit Chlamydia trachomatis in Betracht zu ziehen. Das undeutliche und asymptomatische Symptomenbild und die häufige Assoziation mit anderen Infektionen machen eine rein klinische Diagnose schwierig. Darum erweisen sich labordiagnostische Untersuchungen vor allem in Hinsicht auf Therapieprogramme zur Komplikationsprävention als unersetzlich. Aufgrund einer Sensitivität von 90% und einer Spezifität von 100% ist die Isolierung durch Kultur von der endozervikalen (und urethralen) Zellentnahme die beste diagnostische Untersuchung. Diese kostenintensive Methode wird aktuell durch relativ kostengünstige, zuverlässige diagnostische Schnelltests ersetzt, die sehr häufig im ambulanten Bereich zum Einsatz kommen. Dies sind der direkte Immunfluoreszenztest mit monoklonalen Antikörpern (DFA) und der Enzym-Immuntest (EIA). Die Sensitivität und Spezifität beträgt zwischen 80 und 90%, beziehungsweise 85 und 99%. Die intrazelluläre Lokalisation und der lange Entwicklungszyklus erfordern eine Antibiotika-Langzeittherapie mit multipler Dosierung. Als wirksamste Arzneimittel gelten Tetracycline und Makrolide. Gleichzeitig muss auch der Partner mitbehandelt werden.
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Italian to German: Olio extra vergine di oliva – Natives Olivenöl Extra General field: Marketing Detailed field: Food & Drink
Source text - Italian
Effetti salutari dell'olio extra vergine di oliva
Secondo la LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori) l'olio extra vergine di oliva è uno dei pilastri della dieta mediterranea.
Il vantaggio dell'utilizzo dell'olio extra vergine di oliva sia nella cottura dei cibiche per condire risiede nella tipologia del grasso, molto ricco in acido oleico.
Non solo, infatti l'olio extravergine di oliva nasce dalla spremuta di un frutto, l'oliva, e per questo contiene una grande quantità di composti bioattivi (polifenoli) dotati di spiccato effetto antiossidante e antitumorale.
Qui di seguito sono elencate numerose proprietà salutari dell'olio extravergine:
• nello sviluppo del bambino per la sua composizione acidica che lo rende molto vicino al grasso del latte materno;
• nelle malattie cardiovascolari; infatti nelle terapie mirate atte a prevenire l'infarto dei miocardio occorre ridurre nell'alimentazione l'apporto di grassi animali e coprire il fabbisogno lipidico prevalentemente con l'olio extra vergine il quale assicura non solo un elevalo apporto di acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) ma anche quel quantitativi indispensabile di grassi polinsaluri che oggi viene fìssalo nel 2-4% delle calorie totali;
• nella prevenzione di fenomeni dell'invecchiamento, per il basso contenuto di grassi polinsaluri a favore dei monoinsaturi, i primi infatti vanno incontro a fenomeni perossidallivi e formazione di radicali liberi altamente tossici per l'organismo predisponendolo all'invecchiamento. E' forse questa la spiegazione per cui l'Italia sta diventando uno dei Paesi più longevi del mondo. L'uso infatti razionale nella dieta corrente di olio extra vergine di oliva ci porterà nelle previsioni nel 2015 al primo posto assoluto per longevità;
• la digeribilità è elevatissima in quanto stimola le secrezioni gastroenteriche predisponendo l'organismo ad una migliore digestione;
• fornisce protezione alle mucose dello stomaco. Ha precise azioni locali emollienti, cioè protettive, disinfiammanti e di stimolo, svolge un'azione protettiva sia verso la gastrite che verso l'ulcera gastrica;
• agisce positivamente nelle malattie delle vie biliari;
• assicura al corpo la giusta dose di acidi liholeico;
• non intasa arterie in quanto riduce l'eccesso di colesterolo nel sangue stimolando le secrezioni biliari;
• permette il più elevato assorbimento di vitamine, in particolare della vitamina E;
• svolge sull'intestino un'azione dì regolazione sulla peristalsi che può essere vantaggiosamente sfruttala tanto nelle stitichezze atoniche quanto nelle stitichezze spastiche del colon irritabile;
• sopporta benissimo le fritture perché la sua temperatura critica è di circa 210-220 °C. Non modifica, se non in minima parte, la propria composizione di acidi grassi dopo un trattamento termico anche della durata di 3 ore a 200°C.
L'olio extravergine di oliva non va incontro come gli oli vegetali generici, a temperature più basse e in tempi minori, e quindi evita formazioni di perossidi e di polimeri che possono provocare lesioni al fegato, ai reni, allo stomaco ed all'apparato cardiovascolare.
Translation - German
Die therapeutische Wirkung des Nativen Olivenöls Extra
Gemäß der italienischen Liga zur Krebsbekämpfung LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori) ist das Native Olivenöl Extra ein wesentliches Element der Mediterranen Diät.
Der große Vorteil des Nativen Olivenöls Extra, egal ob es zum Kochen oder Würzen der Speisen verwendet wird, liegt in der Typologie des Fettes und seinem hohen Ölsäuregehalt.
Und nicht nur! Das Native Olivenöl Extra entsteht durch die Pressung der Olivenfrucht und gewinnt dadurch eine Vielzahl an bioaktiven Substanzen (Polyphenole), welche eine stark antioxidative und antitumorale Wirkung aufweisen.
Nachstehend finden Sie ein paar der vielen therapeutischen Eigenschaften, welche dem Nativen Olivenöl zugeschrieben werden:
• Es unterstützt die Entwicklung des Kindes, da es in seiner Zusammensetzung der Fettsäuren der Muttermilch sehr ähnlich ist;
• Es hilft bei Herz-Kreislauf-Erkrankungen; bei der Prävention von Myokardinfarkt ist es notwendig, die Zufuhr von tierischen Fetten zu reduzieren und den Bedarf an Lipiden vorwiegend mit Nativem Olivenöl zu decken. Dadurch wird nicht nur eine erhöhte Zufuhr von einfach ungesättigten Fettsäuren (Ölsäure) garantiert, sondern auch die notwendige Menge an mehrfach ungesättigten Fetten, die 2-4% der Gesamtkalorien betragen sollte;
• Es verzögert den Alterungsprozess, dank seinem niedrigen Anteil an mehrfach ungesättigten Fetten zugunsten von einfach ungesättigten Fetten. Die ersteren oxidieren viel leichter und fördern die Bildung freier Radikale, welche zu einer echten Gesundheitsgefahr werden können und den Alterungsprozess beschleunigen. Wahrscheinlich ist das der Grund, warum die Italiener eine der höchsten Lebenserwartungen der Welt haben. In der Tat wird ihnen dank ihrer Ernährung in Verbindung mit Nativem Olivenöl Extra für das Jahr 2015 der erste Platz weltweit prognostiziert;
• Es wirkt verdauungsfördernd, da es die gastrointestinale Sekretion stimuliert und so den Organismus zur besseren Verdauung veranlasst;
• Es hat eine positive Wirkung auf die Magenschleimhäute, ist schleimlösend, wirkt entzündungshemmend und stimulierend und hilft Magenschleimhautentzündungen und Magengeschwüren vorzubeugen;
• Es wirkt positiv bei Beschwerden der Gallenwege;
• Es versorgt den Körper mit der richtigen Dosis an Linolsäure;
• Es verstopft die Arterien nicht, da es dazu beiträgt, den Cholesterin-Überschuss im Blut durch Anregung der Gallensekretion zu reduzieren;
• Es fördert die Vitaminaufnahme, insbesondere des Vitamins E;
• Es übt eine regulierende Wirkung auf die Peristaltik des Darms aus, die sich vorteilhaft sowohl bei atonischer Verstopfung als auch bei spastischer Verstopfung des Reizdarms auswirken kann;
• Da seine kritische Temperatur circa 210-220°C beträgt, eignet es sich auch sehr gut zum Braten und Frittieren. Selbst nach einer dreistündigen thermischen Behandlung bei 200°C verändert sich seine Fettsäurezusammensetzung nicht und wenn, dann nur minimal.
Das Native Olivenöl Extra ist herkömmlichen Pflanzenölen vorzuziehen, weil es beim Erhitzen keine gefährlichen Peroxide und Polymere bildet, die Schäden an der Leber, an den Nieren, am Magen und am Herz-Kreislaufsystem hervorrufen können.
Italian to German: Menu - Speisekarte General field: Other Detailed field: Cooking / Culinary
Source text - Italian
- Carpaccio di manzo su letto di misticanza con spadellata di funghi del Cadore
- Sformatino di zucca gialla con cuori di radicchio di Treviso e salsiccia nostrana
- Scampi giganti alle tre panature "pistacchio, mandorle e curry del Madagascar" con punte d'asparago all'aceto balsamico
- Dentice mantecato con tortino di mais su superficie di nero di seppie e timo fresco
- Pasta e fagioli alla veneziana con crostini
- Zuppa di pesce del mercato di Rialto
- Tagliatelle alle capesante e radicchio di Treviso
- Gnocchetti alla dadolata di agnello e menta fresca
- Crespella ripiena di brie con gherigli di noce gratinata al parmigiano DOP
- Linguina Giorgine "1880" Frutti di mare
- Risotto alla zucca e amaretto
- Risotto al radicchio di Treviso con filetti di triglia
- Frittura di pesce "Antico Giorgione 1880"
- Filetto di San Pietro agli asparagi di Cimadolmo
- Rombo alla maniera tipica del Doge
- Coda di rospo alla Buranella
- Costolette d'agnello al Marsala con soutè di spinaci al burro noisette
- Filetto di manzo alla "Giorgione 1880" "senape - miele - panna"
- Tagliata di petto d'anatra al burro aromatizzato
- Creselle al limoncello
- Cannolata di ricotta e cioccolato con fichi canditi e coulis di cachi
- Napoleon di mille foglie con frutta fresca di stagione
- Strudel di mele e salsa vaniglias
Translation - German
- Rindscarpaccio gebettet auf auserlesener Salatmischung und Pilzen aus Cadore
- Gelber Kürbisauflauf mit Radicchio-Herzen aus Treviso und hausgemachten Würsten
- Riesenscampi 3-fach paniert mit Pistazien, Mandeln und Madagaskar Curry, serviert mit Spargelspitzen und Balsamico-Essig
- Zahnbrassen-Crème und Maisschnitte mit einer Schicht Nero di Seppia und frischem Thymian
- Nudel-Bohnen-Eintopf nach venezianischer Art, serviert mit Röstbrote
- Fischsuppe vom Mercato di Rialto
- Bandnudeln mit Jakobsmuscheln und Radicchio aus Treviso
- Gnocchetti mit Lammwürfel und frischer Minze
- Mit Brie gefüllte Crêpe und Baumnusskerne, überbacken mit geraspeltem Parmesan
- Flache Spaghetti „Giorgine 1880“, Meeresfrüchte
- Kürbis-Amaretto-Risotto
- Radicchio-Risotto aus Treviso, serviert mit Meerbarbenfilet
- Fischfriture „Antico Giorgione 1880“
- St. Petersfischfilet mit Spargel aus Cimadolmo
- Steinbuttfilet nach Art des Dogen
- Seeteufel „Buranella“
- Lammkoteletten an Marsalasauce mit Spinat und Haselnussbutter
- Rindsfilet „Giorgione 1880”, Senf, Honig, Sahne
- Tranchierte Entenbrust mit Gewürzbutter
- Limoncello-Crêpe
- Waffelrollen mit Ricotta- und Schokoladenfüllung, kandierten Feigen und Kaki-Coulis
- Blätterteigschnitten Napoleon mit frischen Saisonfrüchten
- Apfelstrudel mit Vanillesauce
Italian to German: Website hotel: Escursioni - Ausflüge General field: Other Detailed field: Tourism & Travel
Source text - Italian
LAGOA DO CASSANGE
laguna d'acqua dolce lunga 5 km separata dall'Oceano da una fascia di 300 mt di sabbia bianca e palme dendè
da non perdere:
una piacevole gita in barca e un bel bagno nelle sue acque calde.
CACHOEIRA DO TREMEMBE
la cascata di Tremembe, con i suoi 30 metri di larghezza e i 5 di altezza, forma un grande lago e vi offre la possibilità di farvi un piacevole e rinfrescante bagno immersi nella foresta.
TAIPUS DE FORA
la splendida spiaggia di Taiups de Fora è caratterizzata da una piscina naturale estesa per 7 km, creata dalla barriera corallina che affiora durante la bassa marea, ideale per l'immersione e lo snorkeling tra miriadi di pesci tropicali.
Da non perdere la gita in barca nelle vicine isole che circondano la Baia di Camamu.
SPIAGGE
la spiaggia di Barra Grande è tranquilla e rilassante ; ideale per chi vuole farsi un bagno in un'acqua sempre limpida e calda fin dal mattino.
Passeggiando a riva, si giunge in pochi minuti sulla spiaggia di Ponta do Muta dove è possibile rilassarsi bevendo un fresco drink sotto gli ombrelloni dei vari chioschi presenti.
Chi vuole praticare il surf rimanendo vicino al centro di Barra Grande può sfruttare le spiagge dei Tres Coqueiros e di Bombaca.
Per chi desidera onde più vigorose ed impegnative, consigliamo di salire su una jeep e farsi portare sulla spiaggia di Pontal o su quella di Piracanga.
Translation - German
LAGOA DO CASSANGE
Eine 300 Meter breite, mit weissem Sand und Dendê-Palmen bestückte Landzunge trennt diese 5 Km lange Süsswasser-Lagune vom Atlantik.
Empfehlenswert ist eine Bootstour mit entspannendem Bad im lauwarmen Wasser.
CACHOEIRA DO TREMEMBE
Der 30 Meter breite und 5 Meter hohe Wasserfall von Tremembe speist einen grossen vom Wald umsäumten See, der zu einem Sprung ins erfrischende Wasser einlädt.
TAIPUS DE FORA
Am traumhaften Strand von Taipus de Fora bildet sich bei Ebbe ein 7 Km langes Naturaquarium, das durch vorgelagerte Korallenriffe geschützt wird und so Lebensraum für unzählige Tropenfische bietet. Ein unvergessliches Erlebnis für Taucher und Schnorchler.
Ebenfalls empfehlenswert ist eine Bootstour zu den umliegenden Inseln in der Bucht von Camamu.
STRÄNDE
Der Strand von Barra Grande bietet Ruhe und Entspannung und das kristallklare Wasser ist stets angenehm warm.
Ein Spaziergang entlang des Ufers führt Sie in wenigen Minuten zum Strand von Ponta do Muta, wo Sie in einer der vielen Strandbars bei einem erfrischenden Drink unter dem Sonnenschirm relaxen können.
Wer surfen möchte ohne sich zu weit vom Dorfzentrum von Barra Grande zu entfernen, dem bieten sich die Strände von Tres Coqueiros und Bombaca an.
Wer grössere und anspruchsvollere Wellen sucht, dem empfehlen wir die Strände von Pontal oder Piracanga, zu denen sie mit einem Jeep gebracht werden.
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