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Ha ancora senso parlare di "dopoguerra"?
Tópico cartaz: Tom in London
Tom in London
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Feb 19, 2011

Mi capito spesso di tradurre dei termini come "nel dopoguerra" o "a partire dal dopoguerra" "dal dopoguerra ad oggi" ecc. e sempre di più mi chiedo "ma di quale guerra stiamo parlando?"

Ormai, traducendo tali termini in inglese, preferisco usare ad es. "since 1945" per mettere in chiaro che la guerra in questione è la Seconda Guerra Mondiale e non una delle tante, tantissime altre guerre che da allora ahimé hanno coinvolto e continuano a coinvolgere il mondo intero.

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Mi capito spesso di tradurre dei termini come "nel dopoguerra" o "a partire dal dopoguerra" "dal dopoguerra ad oggi" ecc. e sempre di più mi chiedo "ma di quale guerra stiamo parlando?"

Ormai, traducendo tali termini in inglese, preferisco usare ad es. "since 1945" per mettere in chiaro che la guerra in questione è la Seconda Guerra Mondiale e non una delle tante, tantissime altre guerre che da allora ahimé hanno coinvolto e continuano a coinvolgere il mondo intero.

Ormai trovo quei termini come "nel dopoguerra" vetusti e obsolescenti e che stanno perdendo ogni vero significato.

O non vi sembra un problema?

[Edited at 2011-02-19 16:28 GMT]
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Manuela Dal Castello
Manuela Dal Castello  Identity Verified
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percezione Feb 19, 2011

Ciao Tom
la mia modestissima opinione è che le parole hanno senso per il modo in cui sono percepite.
Quindi si tratta di combinare la sensibilità individuale e la localizzazione geografica: per un italiano di oggi l'ultima guerra "combattuta" è la seconda guerra mondiale.
Se parli con una persona arrivata un mese fa dalla Bosnia, probabilmente costei avrà un punto di vista diverso...
Se mi consenti il paragone, è come se io dicessi "ho buttato il pallone in rete": se
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Ciao Tom
la mia modestissima opinione è che le parole hanno senso per il modo in cui sono percepite.
Quindi si tratta di combinare la sensibilità individuale e la localizzazione geografica: per un italiano di oggi l'ultima guerra "combattuta" è la seconda guerra mondiale.
Se parli con una persona arrivata un mese fa dalla Bosnia, probabilmente costei avrà un punto di vista diverso...
Se mi consenti il paragone, è come se io dicessi "ho buttato il pallone in rete": se parlo con un pubblico pallavolistico capirà che ho sprecato un'occasione, mentre un pubblico calcistico penserà "bene, hai raggiunto il tuo scopo".
In conclusione: se non è chiaro di quale guerra si tratta è bene specificare, soprattutto in questo mondo sempre più globalizzato.

Just my 1 cent (scarso)
Manuela
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Tom in London
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CRIADOR(A) DO TÓPICO
? Feb 19, 2011

Manuela Dal Castello wrote:

l'ultima guerra "combattuta" è la seconda guerra mondiale.


non per i Carabinieri ....


 
Manuela Dal Castello
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guerra perenne Feb 19, 2011

Tom in London wrote:

Manuela Dal Castello wrote:

l'ultima guerra "combattuta" è la seconda guerra mondiale.


non per i Carabinieri ....


Beh allora i Carabinieri sono tuttora in guerra... e purtroppo non vedo una fine vicina.


 
texjax DDS PhD
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Non bisogna dimenticare Feb 19, 2011

Le parole sono importanti, per dopoguerra si intende dopo la grande guerra, la "nostra" guerra, quella dei 70 milioni di morti, quella dell'olocausto e dei suoi sottostimati 6 milioni di vittime, quella delle nostre vedove e dei nostri partigiani.

No, non lo trovo un termine vetusto o obsoleto, né con il termine confonderei mai questa guerra con nessun'altra.
Da italiana, "since 1945" non ha lo stesso valore semantico o emotivo di dopoguerra.

Abbiamo già chi non
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Le parole sono importanti, per dopoguerra si intende dopo la grande guerra, la "nostra" guerra, quella dei 70 milioni di morti, quella dell'olocausto e dei suoi sottostimati 6 milioni di vittime, quella delle nostre vedove e dei nostri partigiani.

No, non lo trovo un termine vetusto o obsoleto, né con il termine confonderei mai questa guerra con nessun'altra.
Da italiana, "since 1945" non ha lo stesso valore semantico o emotivo di dopoguerra.

Abbiamo già chi non vorrebbe festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia, non cercate di toglierci anche le parole.
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Manuela Dal Castello
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Aggiungo che... Feb 19, 2011

texjax DDS PhD wrote:

Le parole sono importanti, per dopoguerra si intende dopo la grande guerra, la "nostra" guerra, quella dei 70 milioni di morti, quella dell'olocausto e dei suoi sottostimati 6 milioni di vittime, quella delle nostre vedove e dei nostri partigiani.

No, non lo trovo un termine vetusto o obsoleto, né con il termine confonderei mai questa guerra con nessun'altra.
Da italiana, "since 1945" non ha lo stesso valore semantico o emotivo di dopoguerra.

Abbiamo già chi non vorrebbe festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia, non cercate di toglierci anche le parole.


Aggiungo che "il dopoguerra" della seconda guerra mondiale non è iniziato dappertutto e per tutti nel 1945, nemmeno in Italia.


 
Vincenzo Di Maso
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concordo con Tom Feb 19, 2011

Tom, concordo con la tua scelta di scrivere "since 1945".
Sottoscrivo in toto tutto il tuo post


 
Tom in London
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CRIADOR(A) DO TÓPICO
La grande guerra Feb 19, 2011

texjax DDS PhD wrote:

Le parole sono importanti, per dopoguerra si intende dopo la grande guerra, la "nostra" guerra, quella dei 70 milioni di morti, quella dell'olocausto e dei suoi sottostimati 6 milioni di vittime, quella delle nostre vedove e dei nostri partigiani.

No, non lo trovo un termine vetusto o obsoleto, né con il termine confonderei mai questa guerra con nessun'altra.
Da italiana, "since 1945" non ha lo stesso valore semantico o emotivo di dopoguerra.

Abbiamo già chi non vorrebbe festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia, non cercate di toglierci anche le parole.


Scusa Tex ma la Grande Guerra era la Prima Guerra Mondiale (nella quale ho perso un nonno materno mai conosciuto) non la Seconda.

I rest my case



[Edited at 2011-02-19 17:22 GMT]


 
texjax DDS PhD
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Mi hai frainteso Feb 19, 2011

Non intendevo né ho scritto la Grande Guerra a lettere maiuscole, mi riferivo alla seconda ovviamente.

Mi sarò espressa male, chiedo venia. Per il resto, come si dice...parlamm' e nun c'è capimm!




[Edited at 2011-02-19 17:23 GMT]


 
Chiara Foppa Pedretti
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Con texjax Feb 19, 2011

texjax DDS PhD wrote:
No, non lo trovo un termine vetusto o obsoleto, né con il termine confonderei mai questa guerra con nessun'altra.
Da italiana, "since 1945" non ha lo stesso valore semantico o emotivo di dopoguerra.


Concordo totalmente.


 
Francesca Casoli
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Terminologia oggettiva vs percezione soggettiva Feb 19, 2011

Secondo il mio modesto punto di vista, ha "senso" sì utilizzare questo termine.

La percezione di obsolescenza è soggettiva come pure la carica emotiva che possiamo dare a termini, frasi, parole o concetti. Non c'entrano le varie guerre che hanno afflitto in seguito le più svariate parti del mondo:

"dopoguerra" fa parte della terminologia storica consolidata, come la "Guerra del Golfo" o la "Guerra del Vietnam". E ci sono state la "Prima Guerra Mondiale" e la "
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Secondo il mio modesto punto di vista, ha "senso" sì utilizzare questo termine.

La percezione di obsolescenza è soggettiva come pure la carica emotiva che possiamo dare a termini, frasi, parole o concetti. Non c'entrano le varie guerre che hanno afflitto in seguito le più svariate parti del mondo:

"dopoguerra" fa parte della terminologia storica consolidata, come la "Guerra del Golfo" o la "Guerra del Vietnam". E ci sono state la "Prima Guerra Mondiale" e la "Seconda Guerra Mondiale" e al massimo si può pensare di specificare "secondo dopoguerra" se vi è una possibile ambiguità.

Ma finché non ci sarà la terza guerra mondiale (e tutti ci auguriamo che mai si verifichi), "dopoguerra" farà sempre e solo riferimento - almeno per gli italiani e nella lingua italiana - al periodo seguito alla seconda guerra mondiale.
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P.L.F. Persio
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E io con voi. Feb 19, 2011

Chiara Foppa Pedretti wrote:

texjax DDS PhD wrote:
No, non lo trovo un termine vetusto o obsoleto, né con il termine confonderei mai questa guerra con nessun'altra.
Da italiana, "since 1945" non ha lo stesso valore semantico o emotivo di dopoguerra.


Concordo totalmente.


 
Tom in London
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CRIADOR(A) DO TÓPICO
Hmmm Feb 19, 2011

missdutch wrote:

Concordo totalmente.


Questo perchè chi ha risposto finora, si trova felicemente in un continente che (all'apparenza) non ha visto guerre in casa dal 1945 fino ad oggi o nel caso di Texjax non ha visto guerre dal 1865.

Forse è perchè sono irlandese e nel mio paese la possibilità di altre guerre non è del tutto svanita. Forse ho la guerra più vicina sì alle mie emozioni. Sia come sia, quando mi trovo a dover tradurre "dopoguerra" dall'italiano mi costa, emotivamente parlando, "rimuovere" tutte le altre guerre.

Speravo di sentire anche qualche collega arabo, afghano, del Sri Lanka o da paesi africani come l'Eritrea, Costa d'Avorio, Sudan, ecc. Dubito che per loro il "dopoguerra" significhi il periodo dopo 1945. Ma forse dovevo porre la mia domanda nei forum inglesi.

[Edited at 2011-02-19 18:06 GMT]


 
Francesca Casoli
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Forum inglese Feb 19, 2011

Tom in London wrote:

Questo perchè chi ha risposto finora, si trova felicemente in un continente che (all'apparenza) non ha visto guerre in casa dal 1945 fino ad oggi o nel caso di Texjax non ha visto guerre dal 1865.

Forse è perchè sono irlandese e nel mio paese la possibilità di altre guerre non è del tutto svanita.

Speravo di sentire anche qualche collega arabo, afghano, del Sri Lanka o da paesi africani come l'Eritrea, Costa d'Avorio, Sudan, ecc. Dubito che per loro il "dopoguerra" significhi il periodo dopo 1945. Ma forse dovevo porre la mia domanda nei forum inglesi.

[Edited at 2011-02-19 18:02 GMT]


O forse dovevi impostare diversamente la tua domanda...


Ha ancora senso parlare di "dopoguerra"?
Ormai trovo quei termini come "nel dopoguerra" vetusti e obsolescenti e che stanno perdendo ogni vero significato.

O non vi sembra un problema?


Hai chiesto se ha senso parlare di dopoguerra, se è un problema utilizzare il termine o il problema è il tuo che lo trovi vetusto e obsolescente.

E allora noi rispondiamo che sì ha senso, dando motivazioni più o meno soggettive la maggior parte.

Diversamente ti avremmo probabilmente risposto se la domanda fosse stata "ha senso cambiare la forma del termine in inglese?" e allora saremmo dovuti andare più a fondo:

A) Il testo è italiano, se si parla dell'Italia il problema non si pone ed è come ti abbiamo già detto...

B) Se il testo italiano parla di altri Paesi, allora probabilmente ci si può porre degli interrogativi e sì, è sicuramente chiederlo a chi in quel Paese ci è nato e vissuto per indagare sulla loro terminologia ed eventualmente rendere diversamente il termine per evitare ambiguità.

Io non sono madrelingua inglese, eppure come hanno notato gli altri "since 1945" non sembra rendere esattamente la stessa idea; se senti la necessità di specificare, magari meglio "Post World War II" come aggettivo...


[Edited at 2011-02-19 19:07 GMT]


 
Silvia Prendin
Silvia Prendin  Identity Verified
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Considerazioni Feb 19, 2011

Tom in London wrote:
Ma forse dovevo porre la mia domanda nei forum inglesi.


Credo di sì. L'accordo tra gli italiani è quasi unanime. Con il termine "dopoguerra" si intende in genere il primo dopoguerra, ovvero il periodo immediatamente successivo alla fine della II Guerra Mondiale. Viene utilizzato anche il termine "Ricostruzione" o periodo della Ricostruzione. Questo per gli italiani. Per traduzioni verso l'inglese penso la situazione sia più complessa e bisognerebbe tenere conto del pubblico a cui si rivolge il testo.


 
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