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Parole/giorno: sono lenta io o gli altri esagerano?
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Giovanni Guarnieri MITI, MIL
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Segreto professionale... May 11, 2010

Manuela Dal Castello wrote:

Per carità non prendetela come domanda polemica, non è assolutamente questa l'intenzione.
Ripensando con un po' di calma ai vari interventi di questo filone, che secondo me ha il suo scopo (far ripensare ai propri sistemi di marketing, alla propria produttività, al proprio flusso lavorativo... aumentare la coscienza di sè), mi è sorta una domanda che vorrei porre alle persone che traducono "molte" parole al giorno. Volutamente non scrivo numeri, non voglio escludere nessuno.
La domanda è questa: come riuscite ad avere un flusso di lavoro così costante e così corposo?

Non è che potete tenere un corso sul "come fare", uno di questi giorni?:-)
Consideratemi già iscritta, in caso....

Manuela





 
Nicola (Mr.) Nobili
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Un po' di aritmetica May 15, 2010

Francesco Toscano wrote:
Hai pensato di andare allo Show dei Records di Barbara D'Urso?
Non saresti male, sei una fenomena, cavolo, 16,7 parole al minuto...


E tu hai pensato, se non di imparare la professione, almeno di imparare l'educazione? O magari anche solo l'aritmetica, va'... 16,7 parole al minuto sono PALESEMENTE una misera. Le tue due frasi che ho citato sono più di 16,7 parole. Tu ci impiegheresti un minuto a tradurle (anche ammettendo di rileggere due volte)? Se mi dici di sì, allora cambia mestiere. Se mi dici di no, allora è palese che hai sparato una sciocchezzuola...

"Parola" comprende anche articoli, preposizioni, verbi modali e quant'altro. In una frase di 20 parole ci può essere una parola (e tante volte nemmeno quella!) che richiede ricerche. E spesso il solo dizionario in CD-ROM (consultazione: pochi secondi) chiarisce il problema.

A me continua a sembrare follia pensare che 1000 parole al giorno siano "la media". In oltre un decennio, nessuno dei tanti con cui ho collaborato ha mai tradotto così poco.

Saluti,

Nicola


 
alessandra nespoli
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miseria o non miseria May 15, 2010

Nicola (Mr.) Nobili wrote:

16,7 parole al minuto sono PALESEMENTE una misera.


Guarda Nicola, senza voler entrare nella polemica (in effetti abbastanza sterile in sé) di "quante" parole siano o meno una miseria, mi viene in mente il discorso che mi fece più di dieci anni fa (c'era ancora la lira e io non avevo ancora intrapreso seriamente questa professione) un insegnante di inglese e traduttore.

Premesso che si trattava di una persona perfettamente bilingue, con una preparazione linguistica e nei propri settori di specializzazione e un'esperienza impressionante, lui riteneva di non dover fatturare a ora meno di un qualche altro professionista (con tutte le variabili del caso).
Di conseguenza, considerata l'esperienza e l'alta qualità del servizio che era in grado di offrire, lui non lavorava per meno di 50 mila lire a cartella, che lui riteneva una ragionevole retribuzione oraria (una cartella = un'ora, per la sua velocità).

Fatti due conti a braccio, ora sarebbero 40-50 euro a cartella.......da cui una produttività di 8 cartelle al giorno, a mio parere è tutt'altro che una PALESE miseria.

Ora, se tu sei in grado di tradurre 1000 parole all'ora e quelle 1000 parole sono della stessa qualità (è quindi hanno lo stesso prezzo, detto, scusate il gioco di parole, in soldoni) delle 1000 parole che tradurresti se avessi 5 ore a disposizione, non resta che farti i complimenti, senza alcuna ironia, davvero.

Io non riesco, una media di 16,7 parole al minuto non riesco a tenerla neanche ora che sto scrivendo questo post. E scrivo a tastiera cieca, ma poi ho bisogno di rileggere per essere sicura di non aver perso qualche parola mentre scrivevo, di non aver fatto errori di ortografia, di essermi espressa nel modo migliore ecc. e visto che si tratta di un forum e non di lavoro, qualcosa mi scappa sempre in ogni caso.

Però nonostante la mia lentezza, come molti altri colleghi, anche io riesco a mantenermi dignitosamente con il mio lavoro.
Quindi tutto qui, di palese non c'è niente, dipende da diversi fattori, di cui tu non ci hai parlato.
Sicuramente, se tu ti riferisci agli stessi segmenti di mercato (e non sto facendo un discorso sulla qualità in senso stretto, ma piuttosto mi riallaccio all'altro mio post in cui facevo delle riflessioni sulle diverse modalità di lavoro e sulle diverse esigenze di committenti diversi) a cui si riferiscono altri colleghi, buon per te.
Altrimenti si sta parlando di cose diverse, accetta in ogni caso il fatto che se la stragrande maggioranza dei tuoi colleghi sostiene che sia accettabile una media compresa tra 2000 e 3000 parole al dì (10-15 cartelle), o siamo tutti miseri o sei tu a rappresentare l'eccezione...

Saluti


 
Francesco Mai
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di sicuro io ho sbagliato mestiere May 15, 2010

Nicola (Mr.) Nobili wrote:



E tu hai pensato, se non di imparare la professione, almeno di imparare l'educazione? O magari anche solo l'aritmetica, va'... 16,7 parole al minuto sono PALESEMENTE una misera. Le tue due frasi che ho citato sono più di 16,7 parole. Tu ci impiegheresti un minuto a tradurle (anche ammettendo di rileggere due volte)? Se mi dici di sì, allora cambia mestiere. Se mi dici di no, allora è palese che hai sparato una sciocchezzuola...

"Parola" comprende anche articoli, preposizioni, verbi modali e quant'altro. In una frase di 20 parole ci può essere una parola (e tante volte nemmeno quella!) che richiede ricerche.


Salve, Nicola,

Dopo aver letto il suo intervento ho cliccato il suo profilo. Vedo che è specializzato in medicina veterinaria e, tra le altre cose, lavora dall'inglese al russo.

Io non so nulla di medicina veterinaria, se non che son pronto ad allungare un assegno in bianco al mio veterinario quando il gatto non sta bene. Però, a occhio, non mi sembra un settore privo di difficoltà.

Nemmeno conosco il russo, ma (sempre a occhio) scrivere in cirillico non dev'essere una passeggiata.
Lei, invece, suppongo che riesca a conciliare le due cose. E di sicuro non lavora la "miseria" (cit.) di 1000/2000 parole al giorno; in una giornata appena discreta farà almeno il doppio di "una miseria", giusto?

Io, che pure sono un'altra delle pecore nere che traduce verso una lingua straniera (e non la biasimo per questo), stasera pensavo di stappare la birra doppio malto irlandese che ho in frigorifero nel caso terminassi le 1500 parole in PT che mi mancano per concludere un progetto. Questo perché sarei esausto e, soprattutto, perché penserei di aver concluso un'ottima giornata lavorativa.

Invece non lo farò, dopo che mi è caduto l'occhio su questa discussione. Non solo scopro che ci sono colleghi che producono mediamente 6/7 volte il mio volume giornaliero, ma anche che la mia media standard è miserabile. Senza parlare della mia obsoleta metodologia: richerche, varie riletture... tutte operazioni fuori dal tempo.

Effettivamente comincio a sospettare di aver sbagliato mestiere. Forse, anziché iscrivermi in università, a 18 anni avrei dovuto insistere con il tennis...


 
Nicola (Mr.) Nobili
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Calcoli strani... May 15, 2010

Di conseguenza, considerata l'esperienza e l'alta qualità del servizio che era in grado di offrire, lui non lavorava per meno di 50 mila lire a cartella, che lui riteneva una ragionevole retribuzione oraria (una cartella = un'ora, per la sua velocità).

Fatti due conti a braccio, ora sarebbero 40-50 euro a cartella.......da cui una produttività di 8 cartelle al giorno, a mio parere è tutt'altro che una PALESE miseria.


Cara Collega,

qui stiamo parlando d'altro: di tariffa. Se questo collega riusciva a spillare una tariffa così alta (una decina d'anni fa!), buon per lui. Io fatico a chiedere cifre anche inferiori, pur proponendo una specializzazione e una mole di lavoro molto maggiore.

In ogni caso, se anche mi offrissero 50 euro a cartella, non ne tradurrei solo 8 al giorno (davvero poche...), tradurrei ben di più. Posto di avere sufficiente materiale da tradurre, questo è ovvio.

Nel computo, mi pare che tutti abbiano tralasciato un dettaglio: consideriamo una media di tutti i giorni lavorativi, compresi quelli in cui abbiamo poco o nulla da lavorare, o una media di tutti i giorni in cui lavoriamo? O ancora, una media di quello che FAREMMO ogni giorno, ammesso di poter lavorare finché si può? Ma vabbè, ha poco senso, visto che le medie sono sempre approssimative

Io non riesco, una media di 16,7 parole al minuto non riesco a tenerla neanche ora che sto scrivendo questo post. E scrivo a tastiera cieca, ma poi ho bisogno di rileggere per essere sicura di non aver perso qualche parola mentre scrivevo, di non aver fatto errori di ortografia, di essermi espressa nel modo migliore ecc. e visto che si tratta di un forum e non di lavoro, qualcosa mi scappa sempre in ogni caso.


Perdonami per la franchezza: fatico a crederlo. Tanto per cominciare, questa tua stessa frase: "Io non riesco, una media di 16,7 parole al minuto non riesco a tenerla neanche ora che sto scrivendo questo post" consta di più di 16 parole. Davvero ci hai impiegato più di un minuto per batterla? Non ci credo, scusami.

E davvero mi viene quasi da ridere. Non vorrei mancarti di rispetto, ma 16,7 parole AL MINUTO come media (non parliamo di una frase particolarmente complessa con citazioni o tanti tarmini da riguardare) è DI GRAN LUNGA MENO di quanto abbia mai visto in vita mia.

In oltre dieci anni ho incontrato dozzine di traduttori. Fatico a pensare a uno solo di loro che non riesca a tradurre MOLTO di più di 16,7 parole al minuto. Fatico anche a pensare a qualsiasi studentello del primo anno d'università che non traduca MOLTO di più. Dico sul serio, non esagero.

Peraltro io insegno ad un corso di master. Insegno TRADUZIONE MEDICA, argomento specialistico. Alcuni studenti sono laureati in lingue che non hanno mai fatto traduzioni vere e proprie. A volte hanno 40 anni o più e vogliono provare ex abrupto a diventare traduttori. Eppure, il più lento che abbia mai avuto, traducendo TESTI SPECIALISTICI a vista, senza potersi avvalere di alcun aiuto, traduce IMMANCABILMENTE molto di più di 16,7 parole al minuto.

Francamente, mi sembra follia. O viviamo in due mondi completamente diversi, o tutti i fenomeni di questo mondo li ho beccati io, fino ad ora, o non so proprio che dirvi. Di fatto, se un collega mi dice che traduce 20 parole al minuto di media, io lo scarto immediatamente da qualsiasi progetto di collaborazione, dato che sospetto immediatamente delle sue capacità.

Saluti,

Nicola


 
Nicola (Mr.) Nobili
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Di veterinaria ed altro... May 15, 2010

Francesco Mai wrote:Lei, invece, suppongo che riesca a conciliare le due cose. E di sicuro non lavora la "miseria" (cit.) di 1000/2000 parole al giorno; in una giornata appena discreta farà almeno il doppio di "una miseria", giusto?


Quanto traduco dipende soprattutto da quanto ho da lavorare. E comunque di solito preferisco contare le cartelle anziché le parole. Di certo, se sono carico di lavoro, mi metto sotto, lavoro anche fino a tardi e traduco assai di più di 2000 parole in una giornata.

Per la traduzione veterinaria, proprio perché ormai ho dimestichezza, spesso devo solo controllare l'ortografia di qualche termine scientifico (soprattutto chimico), il resto lo so bene. Ed ho delle memorie di Trados molto complete che mi semplificano enormemente il mestiere. Il materiale di confezionamento, il foglio illustrativo, le schede di sicurezza, il riassunto delle caratteristiche del prodotto... sono tutte tipologie di testo molto standardizzate, traduco a ruota libera.

L'unico tipo di testo in cui potrei pensare di tradurre con tanta lentezza è la letteratura. Ma allora non conterei nemmeno le parole, non avrebbe proprio senso.

Saluti,

Nicola


 
Giovanni Guarnieri MITI, MIL
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Casi eccezionali? May 15, 2010

Mi sembra di capire che la casistica descritta rientri più nella tipologia dell'evento "fuori dall'ordinario", piuttosto che dell'occorenza regolare... o mi sbaglio? Detto questo, anche quando sono sotto pressione, non riesco a fare più di 5.000 parole al giorno finite. Il mio cervello semplicemente va in tilt. Direi che la mia media personale è sulle 3.000 parole al giorno. Potrei probabilmente farne di più se non avessi famiglia, bimbi da accudire e cene da cucinare...

 
alessandra nespoli
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capisco May 15, 2010

Nicola (Mr.) Nobili wrote:

Di conseguenza, considerata l'esperienza e l'alta qualità del servizio che era in grado di offrire, lui non lavorava per meno di 50 mila lire a cartella, che lui riteneva una ragionevole retribuzione oraria (una cartella = un'ora, per la sua velocità).

Fatti due conti a braccio, ora sarebbero 40-50 euro a cartella.......da cui una produttività di 8 cartelle al giorno, a mio parere è tutt'altro che una PALESE miseria.


Cara Collega,

qui stiamo parlando d'altro: di tariffa. Se questo collega riusciva a spillare una tariffa così alta (una decina d'anni fa!), buon per lui. Io fatico a chiedere cifre anche inferiori, pur proponendo una specializzazione e una mole di lavoro molto maggiore.



Ah, ho capito....tu ritieni misero in sé tradurre meno di tale media....a prescindere dal riscontro tariffario. Invece il fattore miseria a mio parere era strettamente legato all'aspetto economico. Tant'è.....

In ogni caso hai chiarito bene come ti sia possibile mantenere tale media: TM molto estese, un ottima conoscenza del tuo settore di lavoro, testi standardizzati e via dicendo.
In effetti è possibile...rimane che non mi sembrano delle condizioni standard quando si parla genericamente di "traduzione", e trovo un po' "miseri" tali presupposti per certe considerazioni sul lavoro degli altri. Permettimi la citazione.

Per inciso, 16,7 parole al minuto, sicuramente riesco a batterle, chiaro. Ma io parlavo di scrivere pensando a ciò che si scrive e al contesto in cui scrive.
Quindi scrivere correttamente, cercando di rendere chiaro il più possibile ciò che si intende dire, e cercando di non diventare offensivi nei confronti di chi ha espressamente definito miserabile il modo di lavorare di altre persone.

Chi va piano, va sano e va lontano.

Saluti


 
Fran Cesca
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Traduzioni mediche May 15, 2010

Nicola (Mr.) Nobili wrote:

Peraltro io insegno ad un corso di master. Insegno TRADUZIONE MEDICA, argomento specialistico. Alcuni studenti sono laureati in lingue che non hanno mai fatto traduzioni vere e proprie. A volte hanno 40 anni o più e vogliono provare ex abrupto a diventare traduttori. Eppure, il più lento che abbia mai avuto, traducendo TESTI SPECIALISTICI a vista, senza potersi avvalere di alcun aiuto, traduce IMMANCABILMENTE molto di più di 16,7 parole al minuto.



Faccio traduzioni mediche da 10 anni e maneggio quotidianamente anche lavori tradotti da altri e sottopongo a prove gli aspiranti traduttori, mai incontrato questi geni delle traduzione medica, salvo tapparmi il naso, le orecchie, gli occhi e quant'altro sulla qualità - perdo di solito un pomeriggio intero a risistemare le traduzioni di colleghi che hanno come loro maggior vanto la velocità/mole di lavoro sbrigata.

E io stessa agli inizi nella situazione che tu citi (con 15 anni di meno, ma completamente a secco di traduzione medica) non sono mai riuscita a tradurre con quel ritmo.

Tutto questo senza polemica alcuna, è solo la mia esperienza.

Buon pomeriggio,
Francesca


Susanna Locati
 
Nicola (Mr.) Nobili
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Quale ritmo? May 15, 2010

Fran Cesca wrote:E io stessa agli inizi nella situazione che tu citi (con 15 anni di meno, ma completamente a secco di traduzione medica) non sono mai riuscita a tradurre con quel ritmo.


Scusami tanto, quale ritmo? Sarebbe bello capirsi...

IO non ho citato nessun ritmo: è stato un altro a prendersi la briga (per me inutilmente, ma vabbè...) di calcolare 16,7 parole al minuto. E a fare pure il simpaticone da offendere una serissima professionista (oltre che mia amica) come Federica invitandola ad andare allo Show dei Record. Avendo lavorato con Federica tante volte in passato, posso garantirvi che regge tranquillamente quei ritmi. E li reggo anch'io. E li reggono tutti coloro con cui ho lavorato finora (molti dei quali sono anche presenti qui in Proz, anche se forse si fanno comprensibilmente gli affari propri).

Io ho solo asserito che la cifra che ha calcolato l'individuo di cui sopra è RIDICOLMENTE bassa. E lo ribadisco. Non ho mai proposto alcuna cifra, anche perché non ho mai calcolato con precisione quante parole traduco al minuto. Ma basta uno sguardo per capire che è una cifra RIDICOLMENTE bassa. E posso garantirvi che TUTTI traducono di più, mediamente, di meno di venti parole al minuto! Anche gli studentelli al primo anno. D'altronde, lo sapete anche voi, sebbene alcuni non lo vogliano ammettere.

Se io vi dicessi che sono in grado di fare una corsa per 50 metri (metri, non chilometri!) e sgranaste gli occhi dicendo: "Davvero? Sei un atleta! Vai alle Olimpiadi!", mi verrebbe da ridere. Tutti sono in grado di farlo (a meno che non abbiate problemi di salute, ma allora siete un'eccezione), è ridicolo sostenere che abbia detto qualcosa di particolare.

Qui, mutatis mutandis, è avvenuta la stessa cosa: tanti si scandalizzano perché 16,7 sono "tante", quando invece sono una miseria. Un paio di frasette, anche meno, contando pure articoli e preposizioni. Davvero, se non vi piace che qualcuno sia più veloce di voi e non volete "fare i complimenti", almeno prendetene atto e basta, i commenti di questo tipo non vi fanno onore.

Saluti,

Nicola


 
Fran Cesca
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Situazione citata May 15, 2010

La situazione citata era quelle di un 40enne laureato in Lingue che volendosi 'riciclare' va a frequentare il Corso di traduzione specialistica e inizia a tradurre senza vocabolario - tu hai asserito che la cifra individuata dal COLLEGA è un gioco da ragazzi per loro.

Ripeto: solo per mia esperienza e senza vena di polemica alcuna. Si stanno confrontando esperienze e, noi NON TUTTI, prendiamo atto che c'è chi è più veloce di noi, così come chi è più veloce di noi dovrebbe fa
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La situazione citata era quelle di un 40enne laureato in Lingue che volendosi 'riciclare' va a frequentare il Corso di traduzione specialistica e inizia a tradurre senza vocabolario - tu hai asserito che la cifra individuata dal COLLEGA è un gioco da ragazzi per loro.

Ripeto: solo per mia esperienza e senza vena di polemica alcuna. Si stanno confrontando esperienze e, noi NON TUTTI, prendiamo atto che c'è chi è più veloce di noi, così come chi è più veloce di noi dovrebbe fare altrettanto, bearsene e gongolare, senza darci dei ridicoli e continuando a considerarci colleghi e non individui.

Di nuovo buon pomeriggio.
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alessandra nespoli
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Scelta dei termini May 15, 2010


Qui, mutatis mutandis, è avvenuta la stessa cosa: tanti si scandalizzano perché 16,7 sono "tante", quando invece sono una miseria. Un paio di frasette, anche meno, contando pure articoli e preposizioni. Davvero, se non vi piace che qualcuno sia più veloce di voi e non volete "fare i complimenti", almeno prendetene atto e basta, i commenti di questo tipo non vi fanno onore.



Io temo che questa discussione prosegua sostanzialmente per una scelta davvero infelice dei termini "miseria" e "ridicolo".

A me personalmente, e penso alla maggior parte dei colleghi, quante parole fatte e finite traduciate tu e i tuoi studenti in un minuto, un'ora o un giorno, interessa solo nei termini di un valore statistico. Per il resto, bravi, non c'è nulla da aggiungere.

E, come già fatto sopra, nel momento in cui tu affermi di riuscire a lavorare (lettura del testo, traduzione, revisione/i, rilettura/e finali) a certi ritmi, e si parlava di un migliaio di parole all'ora, quindi di un 4/5 cartelle, lo si può benissimo prendere per buono e farti i complimenti. Nel tuo primo intervento parlavi appunto di un lavoro di tali dimensioni svolto in circa in un'ora.

Se determinate tue affermazioni successive, erano volte a difendere una collega che conosci e che sai essere in grado di lavorare all'incirca allo stesso modo, va bene.
Il problema è che nel controbattere a chi si era espresso in modo quantomeno sarcastico e neanche tanto sottile nei confronti di Federica, tu sei arrivato a definire miserabile e ridicolo il modo di lavorare di tante altre persone.

Come se il detentore del record mondiale sui 100 metri piani, definisse miserabili e ridicoli i miei 100 m, percorsi in 3, 4 forse anche 5 volte tanto.
Quantomeno una caduta di stile, no?
E chi si sente dare del ridicolo, miserabile ecc. con tanta sicumera, può anche scegliere di abbandonare un po' il fair play e decidere di replicare.

Se poi tu sei certo che TUTTI riescano a lavorare a tali ritmi e che quindi buona parte dei tuoi interlocutori in questa sede abbia sottostimato la propria produttività e non lo voglia ammettere (e tra l'altro non si capisce a che pro, visto che non ci sono medaglie olimpiche in ballo), allora diventa un discorso tra sordi.


 
Giovanni Guarnieri MITI, MIL
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Certo... May 15, 2010

Nicola (Mr.) Nobili wrote:

Per la traduzione veterinaria, proprio perché ormai ho dimestichezza, spesso devo solo controllare l'ortografia di qualche termine scientifico (soprattutto chimico), il resto lo so bene. Ed ho delle memorie di Trados molto complete che mi semplificano enormemente il mestiere. Il materiale di confezionamento, il foglio illustrativo, le schede di sicurezza, il riassunto delle caratteristiche del prodotto... sono tutte tipologie di testo molto standardizzate, traduco a ruota libera.


Così ci riusciamo tutti...


Avendo lavorato con Federica tante volte in passato, posso garantirvi che regge tranquillamente quei ritmi. E li reggo anch'io. E li reggono tutti coloro con cui ho lavorato finora (molti dei quali sono anche presenti qui in Proz, anche se forse si fanno comprensibilmente gli affari propri).


Parlando di ritmi... tutti i giorni? E se tieni questi ritmi tutti i giorni, quante cartelle fai in un giorno? Il fatto è che, come tu dici, che dipende da quanto lavoro hai... riusciresti a tradurre 10.000 parole al giorno per 5 giorni di seguito? Lo hai mai fatto? Federica l'ha mai fatto? Questi sono"dettagli" importanti da specificare. In teoria, nelle condizioni da te descritte sopra, le 16,7 parole al minuto le faccio tranquillamente e credo che la maggior parte dei traduttori sarebbe in grado di farle... ma sostenere questi ritmi? Per due giorni di fila, va bene... ma quattro, cinque, sei?

[Edited at 2010-05-15 13:37 GMT]


 
Alessandro Marchesello
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Caro Nicola Nobili... May 15, 2010

Sono ammirato dalle tue dichiarazioni.
Se sei davvero in grado di tradurre 10.000 parole al giorno di media (senza ripetizioni e senza fuzzy), tanto di cappello. Se fossi anch'io capace di tradurre così tanto, andrei in giro in Ferrari.
Non opero nel tuo settore quindi non sarei nemmeno in grado di valutare le tue capacità. Prendo per buono quello che dici...

Quello che posso dire senza tema di smentite, è che nei miei campi d'esperienza (ingegneria, informatica, ma
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Sono ammirato dalle tue dichiarazioni.
Se sei davvero in grado di tradurre 10.000 parole al giorno di media (senza ripetizioni e senza fuzzy), tanto di cappello. Se fossi anch'io capace di tradurre così tanto, andrei in giro in Ferrari.
Non opero nel tuo settore quindi non sarei nemmeno in grado di valutare le tue capacità. Prendo per buono quello che dici...

Quello che posso dire senza tema di smentite, è che nei miei campi d'esperienza (ingegneria, informatica, marketing) è ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE tradurre con quei ritmi in modo decente.

Sono pronto a sfidare chiunque su questo punto. Tradurre 10.000 parole nuove al giorno significa non soffermarsi mai più di 5 minuti sui singoli termini.

Considerando che nel tipo di testi che traduco io capita molto spesso il termine tecnico sconosciuto (o perché è stato inventato di sana pianta dall'autore o perché, semplicemente, è umanamente impossibile sapere tutto) o l'acronimo indefinibile (a volte nemmeno l'autore si ricorda cosa intendeva dire...mi è già capitato!), è semplicemente impossibile pensare di cavarsela con 5 minutini di ricerca o consultando al volo un dizionario.

Spesso può servire più di mezz'ora per tradurre un solo termine con un sufficiente margine di certezza. Quindi tradurre 3000 parole nuove al giorno è già una bella impresa.

Mi è anche capitato di riuscire a tradurre al massimo 1000 parole in un giorno, lavorando 8 ore, per i motivi suddetti.

Quindi, ti prego, così come è poco elegante invitare una collega ad andare allo Show dei Record, è altrettanto scorretto dire che chi traduce meno di te è "RIDICOLMENTE" lento, senza fare alcuna distinzione tra settori, campi di competenza e tipi di documenti tradotti (un manuale tecnico non è una brochure, una brochure non è un'interfaccia utente, un'interfaccia utente non è un comunicato stampa, ecc...).

Cordiali saluti...


Alessandro Marchesello
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Gezh
Gezh
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TOPIC STARTER
Considerazioni.. May 15, 2010

Ringrazio tutti per questa discussione, che mi ha dato molti spunti di riflessione.
Il mio intento iniziale, come già detto, era capire quali sono le quantità medie di lavoro prodotte e se la mia quantità rientra nella media o meno.

Beh, in questi giorni sto continuando ad occuparmi del progetto (il lavoro più voluminoso di cui mi sia mai occupata: circa 100 cartelle da 1500) che aveva dato il via alle mie riflessioni.
Ci sono stati dei giorni in cui ho tradotto 3.00
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Ringrazio tutti per questa discussione, che mi ha dato molti spunti di riflessione.
Il mio intento iniziale, come già detto, era capire quali sono le quantità medie di lavoro prodotte e se la mia quantità rientra nella media o meno.

Beh, in questi giorni sto continuando ad occuparmi del progetto (il lavoro più voluminoso di cui mi sia mai occupata: circa 100 cartelle da 1500) che aveva dato il via alle mie riflessioni.
Ci sono stati dei giorni in cui ho tradotto 3.000 parole, ci saranno sicuramente stati minuti in cui ne ho tradotte più di 16,7 e ore in cui ho bruciato 1.000 parole all'ora.
Ma ci sono stati anche momenti in cui ho dovuto fare una pausa di mezz'ora e uscire a fare un giro perché non riuscivo a rendere bene una frase, ci sono state telefonate all'autore per discutere alcuni termini, ci sono state le mail con il committente, i problemi con word e quelli con trados e quando volevo rileggere il mio lavoro su carta ho scoperto che avevo finito la cartuccia della stampante e sono andata a comprarne una.

Tra rilettura, rifinitura e perfezionamenti vari la media, appunto, non supera le 2.000 parole al giorno. Capisco chi, molto più esperto di me e specializzato in un settore specifico, mi dice che potrò arrivare a farne 3.000, ma penso che non darò molto peso a chi dice che se ne possono (o devono ) fare 10.000, mi deprimerei senza un motivo.
Probabilmente chi traduce così tanto si occupa di testi molto standardizzati e in questo caso comunque preferisco un testo vario perché ci lavoro di sicuro più volentieri, anche se non raggiungerò mai i livelli di produttività di cui si parla.
Non faccio questo lavoro da molto tempo ma mi piace proprio perché ogni testo è diverso e mi piace prendere il tempo per "entrarci dentro", per rileggere, perfezionare, limare, risolvere i dubbi.

Questa discussione mi ha fatto capire a quale tipo di lavoro sono interessata e sono convinta che ci siano colleghi che, con la tariffa giusta, non hanno alcun bisogno di diventare delle macchinette macina-parole e vivono benissimo con 2.000 parole al giorno. Il mio scopo con questa discussione era ovviamente anche di avere delle indicazioni utili per stabilire la mia tariffa.

[Edited at 2010-05-15 14:34 GMT]

[Edited at 2010-05-15 15:54 GMT]
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